Il progetto Acqualife ha portato alla realizzazione di MyPonic, un impianto acquaponico automatizzato ad uso abitativo che utilizza una combinazione di sistemi biologici e artificiali al fine di contribuire a migliorare – sia direttamente, che indirettamente – lo stato fisico e psicologico della persona.

ECOCIRCOLARITÀ

SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

INNOVAZIONE

L’impianto acquaponico è stato dotato di un insieme di componenti vegetali scelte, selezionate tra piante ortofrutticole, aromatiche e officinali, che possano beneficiare della crescita all’interno di questo micro-habitat creato dal sistema. In aggiunta alle componenti vegetali, sono state inserite all’interno dell’impianto MyPonic anche specie ittiche scelte, utili come fonte di produzione di fertilizzanti per lo strato di argilla espansa che alloggia le piante e selezionate anche tenendo conto di parametri estetici che contribuiscano al benessere psicologico dell’utente.

UN CICLO VIRTUOSO

Un ulteriore obiettivo raggiunto dal progetto Acqualife riguarda la limitazione degli interventi esterni dell’end user, grazie all’implementazione e installazione di sensoristica IoT . Questo sistema di monitoraggio va a incrementare quell’equilibrio che già la tecnologia acquaponica lato sensu normalmente tende a garantire. Myponic, infatti, è in grado di autoalimentarsi mediante lo sfruttamento dei suoi prodotti primari (pesci e vegetali accuratamente selezionati) e la valorizzazione dei suoi prodotti secondari, vale a dire i rifiuti organici (deiezioni) dei pesci trasformati in nitriti e poi nitrati, sostanze nutritive indispensabili per la crescita delle piante. L’acqua della vasca viene, infatti, pompata per irrigare i letti di crescita argillosi delle piante, le cui radici assorbono i nitrati agendo come un biofiltro. L’acqua filtrata ritorna quindi, depurata e purificata, nella vasca, garantendo il benessere dei pesci: viene così garantito l’equilibrio del sistema, attraverso il mantenimento di un pH neutro e inerte. 

  Il pH ottimale all’interno dell’impianto acquaponico è intorno a 7, perché un pH neutro facilita l’attività di assorbimento dei nutrienti da parte delle piante.

I QUATTRO STADI

Il valore aggiunto di MyPonic sta nella capacità del sistema di migliorare automaticamente la qualità dell’acqua, la quale viene sottoposta a uno scrupoloso processo di filtrazione che comprende quattro stadi:

1

L’acqua non trattata, che include scarti di pesce, fanghi, alghe e altre particelle nocive, passa attraverso un primo strato composto da ciottoli di argilla

2

… per essere successivamente filtrata da un biofiltro diversamente composito.

3

In seguito, l’acqua parzialmente purificata passa attraverso anelli in ceramica utili a rimuovere ammoniaca e nitriti…

4

 … per essere infine sterilizzata da raggi UV, che nel giro di qualche ora eliminano anche ogni torbidità causata da alghe e batteri.

Viene garantito il risparmio idrico attraverso il riutilizzo della stessa acqua per più giorni.

UN SISTEMA AUTOMATIZZATO

L’impianto realizzato risulta, dunque, completamente automatizzato, efficiente, attuativo e sostenibile: a tal scopo, fondamentale si è rivelata l’integrazione di tecnologie ICT e di System Automation. Il Decision Support System integrato a MyPonic consente di gestire le variabili del sistema acquaponico secondo una logica di retroazione: in tal modo, il sistema è in grado di intervenire in modo automatico per “stabilizzarsi” a seguito di variazioni oltre soglia dei parametri chimico-fisici connessi con il corretto allevamento delle specie vegetali e ittiche.

Il sistema acquaponico MyPonic, difatti, si caratterizza per un equilibrio controllato sia dalla naturale interazione con le specie ittiche inserite nell’acquario (fonte di irroramento per il terreno di crescita della componente vegetale), sia da un sistema di monitoraggio (che garantisce il controllo della qualità dell’acqua e assicura il mantenimento delle condizioni ideali, riducendo così al minimo la necessità di intervento da parte dell’end user).

Se, ad esempio, il sistema rileva – attraverso il misuratore TDS (Total Dissolved Solids) – parametri oltre soglia nella quantità di sali disciolti nell’acqua, automaticamente il sistema di filtraggio trattiene per più tempo l’acqua in modo da ristabilire i valori ottimali.

L’impianto Myponic è inoltre dotato di un sistema temporizzato (cambia in base ai parametri rilevati dal sistema) di alimentazione per i pesci e di un sistema automatico di illuminazione: l’integrazione di questi sistemi da un lato permette l’instaurarsi delle condizioni ideali per piante e pesci, dall’altro contribuisce al relax psico-fisico della persona.

APP DI MONITORAGGIO

Da remoto, l’utente può scegliere:

  • Quanti e quali parametri visualizzare;
  • La frequenza di campionamento dei dati raccolti dai sensori;
  • Di selezionare use cases predefiniti e costruiti intorno a scenari di mix di piante e pesci;
  • Di programmare l’eventuale necessità di manutenzione dell’attrezzatura elettronica di controllo.

GREEN DESIGN & WELLNESS

Fra i risultati del progetto Acqualife, l’obiettivo primario raggiunto è il miglioramento del benessere delle persone all’interno di ambienti di lavoro o nelle abitazioni private: viene ricreato un ambiente ideale atto a ridurre stress e garantire salubrità all’utente finale. L’idea progettuale nasce, infatti, anche dall’esperienza maturata durante la gestione dell’epidemia da Covid-19, che ha imposto alla popolazione periodi di quarantena più o meno prolungati.

Il progetto Acqualife si inquadra nei mercati del “green design” e del “wellness“, dal momento che favorisce l’inserimento di sistemi acquaponici MyPonic all’interno di ambienti domestici e di lavoro, con il ruolo di decorazione funzionale. In questo modo, tramite un approccio eco-friendly, Aqualife contribuisce al miglioramento delle condizioni psicofisiche della persona, ponendo un focus sulle tematiche di alimentazione biologica e relax in ambienti chiusi.